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SAN GIUSEPPE...

 
VINCERE IL RIFIUTO

di Alessandro Conti Puorger
 
 

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DISCORSO SUL RIFIUTO E TRASFIGURAZIONE
Il capitolo 11 di Matteo, proseguimento di quanto prima ha detto Gesù della accoglienza Sua e dei discepoli, è di fatto un accorato invito ai duri di cuori di ogni tempo ad accogliere la Sua predicazione e a convertirsi.
Si divide in cinque parti che hanno tra loro un'intima connessione:

  • Matteo 11,1-6 - "Quando Gesù ebbe terminato di dare queste istruzioni ai suoi dodici discepoli, partì di là per insegnare e predicare nelle loro città. Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro? Gesù rispose loro: Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!"
    Le opere che Gesù compie attestano che è: "colui che deve venire", quello della profezia della Torah in Genesi 49,10: "Non sarà tolto lo scettro da Giuda né il bastone del comando tra i suoi piedi, finché verrà colui al quale esso appartiene e a cui è dovuta l'obbedienza dei popoli."
  • Matteo 11,7-15 - "Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via. In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono. Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell'Elia che deve venire. Chi ha orecchi, ascolti!"
    Gli Ebrei attendevano, infatti, il ritorno del profeta Elia secondo la profezia in Malachia 3,23: "Ecco, io invierò il profeta Elia prima che giunga il giorno grande e terribile del Signore...", il giorno della venuta del Messia.
    Gesù attesta che Giovanni Battista è l'Elia profetizzato; questi precede e annuncia la sua svolta che porta all'apertura del Regno da parte del Messia.
    C'è un accenno e "violenza e i violenti" che si comprende ricorrendo all'ebraico ove "violenza" è "ionah" che significa anche "colomba" e ricorda la conversione di Ninive ai tempi dell'omonimo profeta Giona e allude allo Spirito Santo che viene assieme al Messia e cambia i cuori degli uomini.
  • Matteo 11,16-19 - "A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano: Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto! È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: È indemoniato. È venuto il Figlio dell'uomo, che mangia e beve, e dicono: Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori. Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie."
    In pratica il tema, è: voi non vi volete convertire!
    Dice, io e Giovanni, ve l'abbiamo cantato in tutti i modi, con durezza e con dolcezza, ma siete rimasti duri d'orecchie e di cuore.
  • Matteo 11,20-24 - "Allora si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite: Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsaida! Perché, se a Tiro e a Sidone fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidone saranno trattate meno duramente di voi. E tu, Cafarnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se a Sodoma fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a te, oggi essa esisterebbe ancora! Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, la terra di Sodoma sarà trattata meno duramente di te!"
    Ecco che Gesù pronuncia dure parole nei riguardi delle folle delle citta; in cui Lui e i discepoli inviati in missione ha fatto prodigi, Corazin, Betsaida, Cafarnao e ricorda in pratica il prossimo giudizio e la temibile sorte di chi non coglie l'occasione e non sale sul carro del Messia.
  • Matteo 11,25-30 - "In quel tempo Gesù disse: Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero."
    La critica da parte di Gesù diviene dura.
    Vi credete d'essere figli di Abramo e pensate di avere l'elezione a figli da parte di Dio Padre, ma attenzione, se non accogliete colui vi ha mandato e che dovreste attendere, dimostrate che non conoscete il Padre.
    Chi non conosce il Padre, di fatto, è sotto il giogo di un nemico che certamente opprime; del resto, riconoscetelo "voi tutti che siete stanchi e oppressi".
    Con me viene la "Colomba", "ionah", segno dello Spirito Santo capace di darvi la forza per superare l'attrito e farvi partire sulla via della conversione se dite con il cuore, la mente e le vostre forze un primo "sì".
    Siete tristi e oppressi per causa vostra, non convertendovi vi fate male da soli.
Su ciò, infatti, è veritiero quanto asserisce il Salmo 7,15-17: "Ecco, il malvagio concepisce ingiustizia, è gravido di cattiveria, partorisce menzogna. Egli scava un pozzo profondo e cade nella fossa che ha fatto; la sua cattiveria ricade sul suo capo, la sua violenza gli piomba sulla testa."

Per il vostro bene v'invito a prendere il mio giogo, dolce e leggero.
Frutto della conversione è il perdono dei peccati e voi tutti ne avete estrema necessità.

A questo punto è da ricordare l'episodio della Trasfigurazione di Gesù descritto nei Vangeli sinottici - Matteo 17,1-8; Marco 9,2-8 e Luca 9,28-36 - di cui si trova conferma anche nella 2Pietro 1,17s.

Tutti e tre i Vangeli situano l'episodio sei giorni dopo il riconoscimento di Pietro che ispirato concluse che era il Cristo, il Figlio di Dio che si era portato nel mondo, vale a dire era 'Unigenito portatosi nel corpo , era la Luce "'or" annunciata dal primo giorno della creazione che sarebbe venuta nella carne come Messia per portare l'umanità a Dio Padre nell'ultimo giorno.

In tale occasione annunciò anche la sua passione e Pietro, che voleva distoglierlo, ma fu rimproverato aspramente da Gesù.
Pietro, infatti, non poteva in quel momento ancora accettare un Messia rifiutato, ma solo un Messia vittorioso, come del resto ormai leggeva nelle Scritture la maggioranza degli ebrei, dimenticandosi della figura del Servo di IHWH.
Gesù fu trasfigurato proprio davanti a Pietro accompagnato da Giacomo e Giovanni.
Quei sei giorni passati dall'apparire della prima dichiarazione del Cristo da parte di Pietro pare anche alludere al settimo giorno, quello finale della creazione in cui questa si concluderà e verrà annunciato dal ritorno di Elia.
I Vangeli pongono in evidenza la figura di Gesù apparve splendente.
Il Vangelo di Matteo così lo descrive: "...il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce." (Matteo 17,2)

Apparvero Mosè ed Elia che conversavano con Lui.
Ha rivelato loro che era la "Luce" venuta nel mondo, la Luce vera, quella annunciata nella "Torah" di "Mosè" nel primo giorno di Genesi 1,3 e che porterà a completamento il progetto della creazione l'ultimo giorno quello annunciato dalla "Torah" e dai Profeti, della risurrezione in cui riverrà Elia.

"Egli stava ancora parlando quando una nuvola luminosa li avvolse con la sua ombra. Ed ecco una voce che diceva: Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo"(Matteo 17,5); cioè, non rifiutatelo!


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