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RICERCHE DI VERITÀ...

 
LA LUCE DEL DIO UNICO - UN BAGNO NEL NILO

di Alessandro Conti Puorger
 
 

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LA LUCE E IL VOLTO
Avendo visto che pare non trovarsi traccia del nome di Horus, HR, Hor, nell'Antico Testamento mi sono chiesto come si potrebbe traslitterare tale nome in ebraico.
Seguendo i ragionamenti che seguono mi sono trovato davanti una sorpresa.
Per farlo dovrei ricordare il falco che allude alla prima lettera dei segni monoconsonantici egizi, allude a quel nome Hor e, come ho già chiarito, a mio parere è la base grafica anche della lettera "'alef" ebraica.
Per darle suono e ricordare di Hor il suo dito o il bastone di comando aggiungerei una "waw" e per la lettera R ovviamente userei la lettera "resh" che indica una testa e allude a un corpo.
Tutto ciò, scritto da destra a sinistra com'è d'uso in ebraico, ecco che tratteggia il triletterale , che sotto l'aspetto del mito di Horus ha un senso "il falco = (ossia Horus) si porta in un corpo " e allude all'incarnazione di Hor nel faraone.
In ebraico , da leggere 'OR significa "luce" ed è pure allusivo del sole come in Giobbe 31,26 e Geremia 31,36.
Questo 'OR è la prima parola che pronuncia Dio per la creazione Genesi 1,3 "Sia la luce ", ma nel pensiero ebraico a monte di tutto non c'è il Caos, il Nun, le acque e l'abisso, anche se questo viene descritto, ma c'è l'Unico Signore che aleggia su tutto questo e, fatti i debiti mutamenti, la descrizione che prosegue potrebbe essere anche egizia.

A questo punto sono andato nell'Antico Testamento a cercare il nome di Orione e trovo che tale nome in italiano appare tradotto come tale 4 volte, in:

  • Giobbe 9,9 - "Crea l'Orsa e l'Orione, le Pleiadi e i penetrali del cielo australe." Ove:

    = "a'sh" è l'Orsa;
    "Kesil" è Orione;
    "Kimah" sono le Pleiadi.
  • Giobbe 38,31 - "Puoi tu annodare i legami delle Pleiadi o sciogliere i vincoli di Orione ?"
  • Isaia 13,10 - "Poiché le stelle del cielo e la costellazione di Orione Kesil non daranno più la loro luce; il sole si oscurerà al suo sorgere e la luna non diffonderà la sua luce."
  • Amos 5,8 - "Colui che ha fatto le Pleiadi e Orione Kesil, cambia il buio in chiarore del mattino e stende sul giorno l'oscurità della notte; colui che comanda alle acque del mare e le spande sulla terra, Signore è il suo nome."
Guardando le lettere usate analizziamo ora il significato del nome "Kesil" che in ebraico indica Orione si ottiene:

"trono ( = ) ove c'è - sta il potente "

e in tal modo pare alludere proprio al mito egizio.
(In ebraico "kesil" significa anche "stolto", forse in quanto allude all'inutilità di un paniere "sal" come vaso , perché allude che non può contenere acqua di vita, quindi è sempre "scemo".)

Se poi si traslitterano le lettere usate in greco per Orione, ossia "", si ha un'altra sorpresa, in quanto, si ottiene .
Queste lettere, leggendo come Horus, pensando al mito egizio, dicono che da Orione "Horus è a portare energia ".
Quel "è a recare energia ", stante che = fa venire alla mente il termine ebraico di colomba "ionah" e accade che fa a pensare al battesimo di Gesù nel Giordano ove su di Lui "l'Unico gli porta sulla testa la colomba ()" e da quel momento Gesù inizia la missione pubblica.

Per chi conosceva quel mito egizio per cui Osiride da Orione inviava Horus alla sua incarnazione questo diventava, del tutto allusivo al fatto che, Dio, suo Padre, a Gesù aveva aperto la bocca e gli occhi, infatti, vide scendere la colomba e sentì la voce dal cielo; era il Verbo, il Volto, , la Parola del Padre.
Stante i geroglifici di Horus, luce, nascosto e volto sono parole che lo ricordano, per cui vediamo come appaiono nei testi dell'Antico Testamento.
In primo luogo nella "Torah" si trova la dichiarazione di Dio a Mosè sull'Oreb quando il Signore passa nella sua gloria.

Questo è il racconto di quell'episodio in Esodo 33,18-23: "Gli disse: Mostrami la tua gloria! Rispose: Farò passare davanti a te tutta la mia bontà e proclamerò il mio nome, Signore, davanti a te. A chi vorrò far grazia farò grazia e di chi vorrò aver misericordia avrò misericordia. Soggiunse: Ma tu non potrai vedere il mio volto, perché nessun uomo può vedermi e restare vivo. Aggiunse il Signore: Ecco un luogo vicino a me. Tu starai sopra la rupe: quando passerà la mia gloria, io ti porrò nella cavità della rupe e ti coprirò con la mano, finché non sarò passato. Poi toglierò la mano e vedrai le mie spalle, ma il mio volto non si può vedere."

Mi direte ma come fai a connettere questi versetti con il mito di Horus?
Vediamo: Mosè è nel luogo in cui per la prima volta il Signore Dio gli si presentò con le fiamme del roveto ardente ed eravamo in Esodo 3,1 che precisa: "Mentre Mosè stava pascolando il gregge di Ietro, suo suocero, sacerdote di Madian, condusse il bestiame oltre il deserto e arrivò al monte di Dio, l'Oreb."

A questo punto nasce la domanda l'Oreb era già considerato monte di Dio o dice in tal modo per i fatti che seguiranno?
In ebraico per "al monte di Dio, l'Oreb" è scritto: "'oel her ha'oelohim chorebah"



Ora "choeroeb" significa "spada" e "chorebah" allora significa "tagliato, inciso".
Quel nome ai tempi di Mosè era ovviamente pensato con segni sinaitici ed egizi quel HR ricorda Horus, e il Volto.
A questo punto guardiamo l'Oreb HRBH con altri occhi, possibilmente con quelli di un egiziano del XIII secolo a.C., per cui la lettera B = è un piede un luogo, quindi, un posto e indica un luogo aperto ; quindi, si potrebbe pensare come un posto ove HR , Horus - il Volto - il Nascosto, esce, ossia si presenta, ad esempio con bagliori di luce.

Il versetto Esodo 33,23 poi recita "...toglierò la mano" e continua "vedrai le mie spalle, ma il mio volto non si può vedere" ed ecco parla del "volto" "fani" assieme alle spalle "'echari" ove si ritrova e se si pensasse a Horus ricorderebbe che è distante e si nasconde.

Deuteronomio 32,20 in un certo senso ricorda quel passo di Esodo 33,18-23 quando recita: "Ha detto: Io nasconderò loro il mio volto; vedrò quale sarà la loro fine. Sono una generazione perfida, sono figli infedeli."

Sul nascondere la luce del suo volto il profeta Isaia dice:
  • Isaia 8,17 - "Io ho fiducia nel Signore, che ha nascosto il suo volto alla casa di Giacobbe, e spero in lui."
  • Isaia 45,15 - "Veramente tu sei un Dio nascosto, Dio d'Israele, salvatore."
  • Isaia 55,8 - "In un impeto di collera ti ho nascosto per un poco il mio volto; ma con affetto perenne ho avuto pietà di te, dice il tuo redentore, il Signore."
  • Isaia 59,2 - "Ma le vostre iniquità hanno scavato un solco fra voi e il vostro Dio; i vostri peccati gli hanno fatto nascondere il suo volto per non darvi più ascolto."
  • Isaia 64,6 - "Nessuno invocava il tuo nome nessuno si risvegliava per stringersi a te; perché tu avevi nascosto da noi il tuo volto, ci avevi messo in balìa della nostra iniquità."
Anche Geremia fa presente in 33,5 che in quel tempo Dio ha "...nascosto il volto a questa città", ossia a Gerusalemme.

Pure in Ezechiele si trova:
  • Ezechiele 39,23-24 - "Le nazioni sapranno che la casa d'Israele per la sua iniquità era stata condotta in schiavitù, perché si era ribellata a me e io avevo nascosto loro il mio volto e li avevo dati in mano ai loro nemici, perché tutti cadessero di spada. Secondo le loro impurità e le loro trasgressioni io li trattai e nascosi loro la faccia."
  • Ezechiele 39,29 - "Allora non nasconderò più loro il mio volto, perché diffonderò il mio spirito sulla casa d'Israele. Oracolo del Signore Dio."
Nei Salmi la questione della luce del suo volto che si nasconde o si fa presente è ricordata tante volte come in:
  • Salmi 4,7b - "Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto."
  • Salmi 10,11 - "Egli pensa: "Dio dimentica, nasconde il volto, non vede più nulla."
  • Salmi 13,2 - "...Fino a quando mi nasconderai il tuo volto?"
  • Salmi 22,25 - "...perché egli non ha disprezzato né sdegnato l'afflizione del misero, non gli ha nascosto il suo volto, ma, al suo grido d'aiuto, lo ha esaudito."
  • Salmi 27,9 - "Non nascondermi il tuo volto, non respingere con ira il tuo servo."
  • Salmi 30,8 - "Nella tua bontà, o Signore, mi hai posto su un monte sicuro; ma quando hai nascosto il tuo volto, io sono stato turbato."
  • Salmi 44,4 - "...non con la spada conquistarono la terra, né fu il loro braccio a salvarli; ma il tuo braccio e la tua destra e la luce del tuo volto, perché tu li amavi."
  • Salmi 44,25 - "Perché nascondi il tuo volto, dimentichi la nostra miseria..."
  • Salmi 69,18 - "Non nascondere il volto al tuo servo, sono in pericolo..."
  • Salmi 88,15 - "Perché, Signore, mi respingi, perché mi nascondi il tuo volto?"
  • Salmi 89,15 - "Beato il popolo che ti sa acclamare e cammina, o Signore, alla luce del tuo volto..."
  • Salmi 90,8 - "...poni le nostre colpe, i nostri peccati occulti alla luce del tuo volto."
  • Salmi 102,3 - "Non nascondermi il tuo volto; nel giorno della mia angoscia piega verso di me l'orecchio. Quando ti invoco: presto, rispondimi."
  • Salmi 104,29 - "Se nascondi il tuo volto, vengono meno, togli loro il respiro, muoiono e ritornano nella loro polvere."
  • Salmi 143,7 - "Rispondimi presto, Signore, viene meno il mio spirito. Non nascondermi il tuo volto, perché non sia come chi scende nella fossa."
Nel libro di Tobia al 13,6 si trova: "Convertitevi a lui con tutto il cuore e con tutta l'anima, per fare la giustizia davanti a Lui, allora Egli si convertirà a voi e non vi nasconderà il suo volto."

Propongo, infine, i seguenti due passi del Nuovo Testamento:
  • Giovanni 5,37-40 - "E anche il Padre, che mi ha mandato, ha dato testimonianza di me. Ma voi non avete mai ascoltato la sua voce né avete mai visto il suo volto, e la sua parola non rimane in voi; infatti, non credete a colui che egli ha mandato. Voi scrutate le Scritture, pensando di avere in esse la vita eterna: sono proprio esse che danno testimonianza di me. Ma voi non volete venire a me per avere vita", ove Gesù parla del volto del Padre e chiede di scrutare le scritture.
  • Apocalisse 1,16 - in cui il Figlio d'uomo, "Teneva nella sua destra sette stelle e dalla bocca usciva una spada affilata, a doppio taglio, e il suo volto era come il sole quando splende in tutta la sua forza." e ricorda le stelle... la spada, quindi, "coeroeb"..."l'Oreb" e il sole è come un eroe e fa pensare a Orione.
A questo può finire il mio bagno nel Nilo e il mio excursus su questi temi.
Lungi da me il credere a quei miti e al paganesimo degli egizi, ma lo scopo era rendere palese come numerosi siano nella Bibbia i riferimenti di quella cultura e come quegli antichi pensieri abbiano bucato i secoli e siano entrati senza che ce ne rendiamo esplicito conto profondamente nel nostro modo di pensare.
Gli Israeliti, grazie alla scuola di Mosè, hanno il merito d'aver sintetizzato quei miti, ponendoli sotto l'egida di Dio Unico Creatore che l'illumina di vera luce.
La mia fede invece si poggia sull'annuncio dei Vangeli che hanno recato e portato al mondo la luce di Cristo e il suo Kerigma.
I Vangeli, infatti, annunciano che Dio Unico si piegò a quelle attese, preparate nei secoli, presentandosi e incarnando il suo Santo Spirito in Gesù di Nazaret, vero Dio e vero uomo, morto e risorto, che ha lasciato la Chiesa quale madre che fa nascere, alleva e nutrisce con i Sacramenti i Suoi fratelli e che Lui. Il Messia, tornerà con gli angeli nella gloria alla fine dei tempi per la risurrezione e il giudizio finale di tutta l'umanità che Lui ama.

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