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IL RISORTO NEL CENACOLO SECONDO I SINOTTICI
Sono andato a scrutare nei Vangeli Sinottici eventuale tracce o accenni che prefigurino gli eventi del Vangelo di Giovanni raccontati negli episodi 3 e 4 di cui ho detto nel precedente paragrafo.
Matteo non riferisce circa apparizioni del Risorto nel cenacolo.
Marco ne fa cenno in 16,14-18.
Luca, invece, delle apparizioni del Risorto nel cenacolo parla in 24,36-46 dopo l'episodio dei discepoli di Emmaus.
Matteo
Il capitolo 28 del Vangelo di Matteo racconta i fatti dopo la sepoltura di Gesù.
La mattina del primo giorno della settimana dopo la sua crocifissione, Maria di Magdala e l'altra Maria - Maria di Giacomo - andarono a visitare la tomba (2-7) di Gesù, ma "...vi fu un gran terremoto. Un angelo del Signore, infatti, sceso dal cielo, si avvicinò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come folgore e il suo vestito bianco come neve. Per lo spavento che ebbero di lui, le guardie furono scosse e rimasero come morte. L'angelo disse alle donne: Voi non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui. È risorto, infatti, come aveva detto; venite, guardate il luogo dove era stato deposto. Presto, andate a dire ai suoi discepoli: È risorto dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete. Ecco, io ve l'ho detto."
Certamente le donne hanno avvisato i discepoli e il risultato fu il seguente 16-20: "Gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo."
In definitiva questo Vangelo non riporta apparizioni del Risorto nel Cenacolo.
Segnala il desiderio di Gesù espresso dall'angelo alle donne di andare in Galilea.
Del pari segnala poi che gli undici dubitavano, quindi erano tutti dei... "didimi".
Marco
Il racconto dei fatti avvenuti dopo la risurrezione riportati al capitolo nel Vangelo di Matteo al capitolo 14 è molto stringato.
Il mattino della Pasqua di Resurrezione Maria di Magdala, Maria di Giacomo e Salomè trovarono la pietra rotolata e il sepolcro vuoto dove era stato sepolto il venerdì sera il corpo di Gesù (5-7): "Entrate nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d'una veste bianca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l'avevano posto. Ma andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro: Egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto."
A questo punto iniziano le manifestazioni del Risorto (9-15): "Risorto al mattino, il primo giorno dopo il sabato, Gesù apparve prima a Maria di Magdala, dalla quale aveva scacciato sette demoni. Questa andò ad annunciarlo a quanti erano stati con lui ed erano in lutto e in pianto. Ma essi, udito che era vivo e che era stato visto da lei, non credettero. Dopo questo, apparve sotto altro aspetto a due di loro, mentre erano in cammino verso la campagna. Anch'essi ritornarono ad annunciarlo agli altri; ma non credettero neppure a loro. Alla fine apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risorto. E disse loro: Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura."
In definitiva, secondo Marco le apparizioni del Risorto furono:
- a Maria di Magdala;
- a due di loro in viaggio... forse i discepoli di Emmaus di cui in Luca;
- agli 11 e l'apparizione pare proprio che avvenne nel cenacolo.
Luca
Ecco il racconto in Luca 24,36-46: "Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: Pace a voi! Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho. Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: Avete qui qualche cosa da mangiare? Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. Poi disse: Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi. Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture."
Tutto questo racconto, come del resto quello che lo precede dei discepoli di Emmaus, mette in risalto una necessità che preme a Gesù: "Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture".
Su questo imput le parole che Gesù dice, allora, sono tutte importanti e vanno interpretate cercando i significati allusivi di quelle parole nelle Sacre Scritture e con la scrittura ebraica delle stesse.
La prima parola del Risorto è "Pace a voi!" e al riguardo rimando a quanto già detto nel paragrafo precedente "Tommaso nel Vangelo di Giovanni".
(Vedi: anche "Le parole del Risorto, lettera per lettera")
Gli apostoli credevano di vedere un fantasma come riporta Matteo 14,26 e Marco 6,49 quando era accaduto che Gesù camminò sul mare.
La domanda di Gesù "perché sorgono dubbi nel vostro cuore?" con la parola "dubbi" certamente ha evocato nell'evangelista Giovanni il ricordo dell'episodio del "gemello", Tommaso, il doppio, quello di cui che non si sa se sia lui o suo fratello che racconta in quel 3° episodio in cui rammenta proprio Tommaso che ho commentato.
Altre 4 volte nei Sinottici si trova l'idea del dubitare, in:
- Matteo 14,31 - Gesù salva Pietro: "E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: Uomo di poca fede, perché hai dubitato?"
- Matteo 21,21 - "Rispose loro Gesù: In verità io vi dico: se avrete fede e non dubiterete, non solo potrete fare ciò che ho fatto a quest'albero, ma, anche se direte a questo monte: Levati e gettati nel mare, ciò avverrà."
- Matteo 28,17 - "Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono."
- Marco 11,23 - "In verità io vi dico: se uno dicesse a questo monte: Levati e gettati nel mare, senza dubitare in cuor suo, ma credendo che quanto dice avviene, ciò gli avverrà."
Si ricava che il dubbio era presente in tutti gli apostoli e che Tommaso nel Vangelo di Giovanni diviene la personalizzazione esplicita del dubbio stesso che serpeggia in tutti.
Gesù qui in Luca, invita a guardare "le mie mani e i miei piedi", in ebraico "damim veregalim",
che con i loro significati grafici dicono "col sangue
mio
vi ho cambiato
,
rivelerete
()
che sono
vivo
".
Giovanni nel suo Vangelo invece propone le mani e il costato e questo ricorda la costola "tsela'"
di Adamo.
Qui, invece in Luca Lui dichiara e fa constatare che è vivo in "carne e ossa", in ebraico è "basar vea'tsami"
e tali lettere suggeriscono, "a casa
il Risorto
col corpo
si riportò
,
dal legno
a rivivere
fu
".
Il tutto però egualmente è allusivo della nascita della Chiesa, la sposa di Cristo, e Lui è il nuovo Adamo, infatti: "da dentro
il Risorto
un corpo
portò
alla vista
,
scese
la madre
nell'esistenza
"
oppure" da dentro
alla luce
un corpo
recò
dal legno
,
con l'acqua
fu
"
e infine "a casa
il Risorto
si saziò
(),
a rivederlo
alzarsi
vivo
furono
".
Del resto Lui è lo sposo e come nuovo Adamo in pratica disse: "Questa volta essa è carne dalla mia carne e osso dalle mie ossa. La si chiamerà donna perché dall'uomo è stata tolta." (Genesi 2,23)
Quel si saziò, in pratica e concretamente diviene "una porzione di pesce arrostito" le cui lettere ebraiche
(Vedi: Genesi 43,34) vengono a dire agli apostoli: "i viventi
a illuminare
verrò
()
vi aiuterò
nel cammino
,
da ombra
vi sarò
",
come se avesse detto: "...io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo" (Matteo 28,20).