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LETTERE EBRAICHE E CODICE BIBBIA...

 
VEDRANNO LA MIA GLORIA

di Alessandro Conti Puorger
 
 

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APPENDICE
Decriptazione Geremia 23,28-40
Geremia 23,28 - Entrò nei profeti per primi a illuminare le menti, che veniva a portarsi per l'ammalare portatosi nei viventi. Sarebbe stato in pienezza il Verbo - Parola in un corpo a chiudere la potenza da portare ai viventi. Porterà per l'Unico a scappare da dentro i corpi la forza che all'origine a segnarli si portò essendosi insinuato nei corpi. Per aiutarli dentro un corpo sarà in un primogenito di un uomo per recidere del tutto dentro l'angelo che venne ad abitare nei corpi. Per l'angelo l'Unigenito in un vivente sarà una calamità!

Geremia 23,29 - Al mondo la potenza porterà l'Unigenito della rettitudine ad entrare insinuata dentro un corpo. Sarà ad affliggere da fuoco l'angelo che originò nei viventi la forza della perversità. Porterà della rettitudine a soffiare nei cuori l'essenza che sarà a liberare; giù lo getterà l'azione.

Geremia 23,30 - Uscirà l'angelo tra i lamenti per l'azione potente entrata. L'energia dentro dell'Unico essendo a rivivere per l'angelo che dall'origine vi viveva. La forza della perversità della vita nel giardino dentro fu a insinuarsi nel corpo; fu nell'uomo a vivere, venne a segnarli il cattivo con la perversità.

Geremia 23,31 - Uscirono per l'angelo lamenti in alto dal mondo (onde) invierà dentro l'Unico dalla destra l'Unigenito tra i viventi. Il Signore entrerà nel mondo dal serpente per rovesciarlo. Chiusa in un vivente sarà la potenza della risurrezione che riporterà energia ai viventi e belli l'Unigenito i viventi riporterà, per l'energia ricominceranno a vivere.

Geremia 23,32 - Al mondo angeli inviati furono dall'alto ai profeti, che saranno dal Potente dalla morte risorti versarono nelle menti, oracoli del Signore portarono, furono negli scritti a portarli ai viventi. E sarà la fine del peccare a venire. Per l'azione dai viventi sarà da dentro il mentitore che v'è ad uscire. Ai viventi recherà dentro il soffio nel petto riportando la purezza e l'Unigenito ad uccidere sarà il serpente. L'Unigenito risusciterà con potenza dalle tombe tutti. Sarà nei viventi a portargli il rifiuto, giù porterà la forza per finirlo. I viventi porteranno alla perversità che v'agiva del serpente il rifiuto, (in quanto) era a portargli rovine e il serpente che agisce nei viventi uscirà da questi - oracolo del Signore!

Geremia 23,33 - E bruciature saranno per la risurrezione al maledetto che lo spengeranno, lo vedranno i viventi uscire colpito. Nel mondo, dell'Unigenito portarono a uscire i profeti il desiderare la rettitudine, che entrando finisse l'origine dell'amarezza che nei viventi entrò, salvandoli. Che dall'Unico sarà nel mondo a portarsi a entrare dicevano indicando che Dio sarà nel mondo a vivere che verrà in un vivente a entrare per salvarli. La malvagità nei cuori brucerà in tutti, saranno a venire retti i viventi - oracolo del Signore!

Geremia 23,34 - Si porterà al mondo da inviato dentro a stare desidera da sacerdote di portarsi nel mondo alla vista dei viventi da una donna dal corpo; sarà un primogenito. Da vivente al rettile guai con calamità porterà, lo punirà. Scelse di spazzare il serpente nel mondo da uomo, ma nel mondo Lui portarono ad innalzare, dentro in croce fu portato.

Geremia 23,35 - La rettitudine uscirà dal Crocifisso. L'origine ha con l'acqua dal corpo, la porterà il primogenito Gesù. Guizzerà una compagna, fuori la porterà per portare agli uomini la divinità. Fratelli sarà a portare la madre nel mondo. In azione con gli apostoli uscirà, il Signore porterà ai viventi in aiuto col cibo che porterà per il mondo.

Geremia 23,36 - Porterà la Madre alla luce quel primogenito che sarà al mondo a recare un aperto rifiuto dalla croce. Dal colpo - ferita l'Agnello porterà per il peccare sbarrare la rettitudine che sarà a uscire. Un peso sarà nell'esistenza il rifiuto che ci sarà stato per il demonio che da dentro il corpo gli avrà portato. Portata fuori col soffio la rettitudine il Crocifisso con la Madre verrà in aiuto. Dentro un corpo sarà la divinità a uscire, sarà dalle midolla ad essere nei giorni del mondo portata. Scenderà da casa per desiderio del Crocifisso; Dio nel mondo sarà con gli apostoli a portare.

Geremia 23,37 - A spengere per il Crocifisso inizieranno dell'essere ribelle la maledizione entrata per l'angelo (ribelle) che fu all'origine nei viventi a entrare. L'azione degli apostoli bruciature alla perversità porterà. Nei viventi entrerà la parola del Signore.

Geremia 23,38 - Portata da (quel) primo la madre per illuminare sui guai della perversità, del Crocifisso i detti porterà in cammino. Gli apostoli con la rettitudine nel mondo avrà inviato per il ribelle una calamità. Saranno a sentire per gli apostoli un dire retto i viventi. Verranno ad aiutare dentro un corpo/popolo ad uscire questi nel mondo di salvati da (quel) primogenito. Sarà al mondo a riportarsi Lui per risorgere. Il vigore della divinità che si è ad anelare con la potenza inizieranno a rivivere i corpi. Il rifiuto finale diranno che si porterà: oracolo del Signore.

Geremia 23,39 - In cammino con gli angeli rientrerà. L'energia invierà con violenza per il dono finale. Sarà a venire la rettitudine nei viventi, l'energia li risorgerà. L'Unigenito porterà l'energia dal cuore. Dal Risorto a tutti sarà a venire la rettitudine ai viventi. Si porteranno a venire fuori dalla Città da (quel) primo risorto, inviati tutti nel Crocifisso saranno. In cammino i viventi porterà dal Potente padre e tutti così saranno a vivere. I viventi ad innalzare con la persona sarà.

Geremia 23,40 - Portati dagli angeli tutti dal Crocefisso saranno. Innalzati, saranno tra i retti a vivere nell'assemblea, guariti tutti dal peccare del serpente. Potenti vivi porterà tutti dalla morte all'eternità dei beati dal Potente. (Quel) primo Crocifisso illuminerà di rettitudine l'assemblea.

Salmo 24
Il Salmo 24 che riguarda la Liturgia di ingresso nel Santuario in cui IHWH entra nel Tempio.

Salmo 24,1 - Di Davide. Salmo. Del Signore è la terra e quanto contiene: il mondo, con i suoi abitanti.

Salmo 24,2 - È lui che l'ha fondato sui mari e sui fiumi l'ha stabilito.

Salmo 24,3 - Chi potrà salire il monte del Signore? Chi potrà stare nel suo luogo santo?

Salmo 24,4 - Chi ha mani innocenti e cuore puro, chi non si rivolge agli idoli, chi non giura con inganno.

Salmo 24,5 - Egli otterrà benedizione dal Signore e giustizia da Dio sua salvezza.

Salmo 24,6 - Ecco la generazione che lo cerca, che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.

Salmo 24,7 - Alzate, o porte, la vostra fronte, alzatevi, soglie antiche, ed entri il re della gloria.

Salmo 24,8 - Chi è questo re della gloria? Signore forte e valoroso, il Signore valoroso in battaglia.

Salmo 24,9 - Alzate, o porte, la vostra fronte, alzatevi, soglie antiche, ed entri il re della gloria.

Salmo 24,10 - Chi è mai questo re della gloria? Il Signore degli eserciti è il re della gloria.

Le porte si debbono alzare per fa entrare il Signore della Gloria è Lui 'El Shaddai.

Sant'Agostino ha commentato in questo modo quel Salmo:

Salmo 24,1 - "Salmo di David, nel primo giorno della settimana." Salmo di David, sulla glorificazione e la risurrezione del Signore che si è compiuta all'alba del primo giorno della settimana, che ormai è chiamato giorno del Signore.

Salmo 24,2 - "Del Signore è la terra e ciò che la riempie, il mondo intero e tutti coloro che vi abitano." Quando cioè il Signore glorificato è annunziato perché credano tutte le genti, e tutto il mondo diventa la sua Chiesa. "Egli stesso sopra i mari l'ha fondata." Egli stesso fermamente l'ha stabilita sopra tutti i marosi di questo secolo, affinché da essa fossero dominati e non le arrecassero alcun male. "E sopra i fiumi l'ha disposta." I fiumi scorrono al mare, e gli uomini in preda alle loro passioni si perdono nel secolo: anche su questi trionfa la Chiesa che è preparata nella carità ad accogliere l'immortalità dopo avere vinto, per mezzo della grazia di Dio, le cupidigie del secolo.

Salmo 24,3 - Chi salirà sul monte del Signore? Chi salirà all'altissima giustizia del Signore? Ovvero chi starà nel suo santo luogo? Ovvero chi resterà in quel luogo ove ascenderà, fondato sopra i mari e preparato sopra i fiumi?

Salmo 24,4 - "L'innocente di mani e puro di cuore." Chi dunque salirà lassù ed ivi resterà, se non colui che è innocente nelle opere e puro nei pensieri? "Chi non ha impiegato in vanità l'anima sua." Colui che non ha abbandonato la sua anima alle cose effimere, ma, rendendosi conto che essa è immortale, ha desiderato la ferma e immutabile eternità. "E non ha giurato al suo prossimo nell'inganno." E perciò senza inganno, così come semplici e non ingannevoli sono le cose eterne, si è presentato al suo prossimo.

Salmo 24,5 - "Egli riceverà la benedizione del Signore, e misericordia da Dio sua Salvezza."

Salmo 24,6 - "Questa è la generazione di coloro che cercano il Signore." Così infatti nascono coloro che lo cercano. "Di coloro che cercano il volto del Dio di Giacobbe." Cercano invero il volto di Dio, che ha donato la primogenitura al nato più tardi.

Salmo 24,7 - "Alzate, o voi principi, le porte." Tutti voi che cercate il primato fra gli uomini, togliete di mezzo, affinché non vi ostacolino, le porte della cupidigia e del timore, che voi stessi avete innalzato. "Ed elevatevi, porte eterne." Ed elevatevi, porte della vita eterna, della rinunzia al secolo e della conversione a Dio. "Ed entrerà il Re della gloria." Ed entrerà il Re, nel quale senza superbia ci glorieremo; il quale, vinte le porte della mortalità ed aperte per sé quelle celesti, ha adempiuto quanto ha detto: "Rallegratevi, perché io ho vinto il secolo."

Salmo 24,8 - Chi è questo Re della gloria? Nell'ammirazione la natura mortale è presa da timore e chiede: "Chi è questo Re della gloria? Il Signore forte e potente" , che tu hai ritenuto debole e soggiogato. "Il Signore potente in battaglia." Palpa le cicatrici e constaterai che sono guarite, e che la debolezza umana è stata restituita all'immortalità. Si è dissolta questa debolezza, propria delle creature terrene, quando la potenza del Signore ha vittoriosamente combattuto con la morte.

Salmo 24,9 - "Levate le porte, o voi principi." Di qui già si va al cielo. Griderà di nuovo la tromba del profeta: Levate le porte, anche voi principi celesti, che avete [collocate] negli animi degli uomini che adorano la milizia del Cielo. "Ed elevatevi, porte eterne." Ed elevatevi, porte della giustizia eterna, della carità e della purezza, per cui mezzo, l'anima ama l'unico vero Dio, e non fornica sotto l'imperio dei molti che son chiamati dei. "Ed entrerà il Re della gloria." Ed entrerà il Re della gloria, onde intercedere per noi alla destra del Padre.

Salmo 24,10 - "Chi è questo Re della gloria?" Perché anche tu principe della potestà di questo cielo ti stupisci e chiedi: "Chi è questo Re della gloria? Il Signore delle virtù, Egli è il Re della gloria." E già vivificato nel corpo, ascende sopra di te colui che è stato tentato; si innalza sopra tutti gli angeli colui che è stato tentato dall'angelo prevaricatore. Nessuno di voi ostacoli o freni il nostro cammino per essere adorato da noi come Dio; né principato, né angelo, né virtù può separarci dall'amore di Cristo. È meglio sperare nel Signore piuttosto che sperare nel principe; in modo che chi si gloria, nel Signore si glori. Vi sono senza dubbio virtù preposte al governo di questo mondo, ma "il Re della gloria è il Signore delle virtù."

Nel testo ebraico Signore è ripetuto 6 volte e 1 volte c'è la parola Dio , al versetto 5 ove si trovano anche le lettere del nome di Gesù in nostra "salvezza".

Decriptati in "El Shaddai, il petto generoso e San Giuseppe, il nutrizio" col mio metodo quei 10 versetti ci parlano del Cristo come si può leggere qui appresso:

Salmo 24,1 - In un nato si portò nel sangue. A vivere in questo portò nel corpo la potenza. Il Signore entrò in terra, si portò dai viventi per accompagnarli. Indicò ad una famiglia che il Potente si portava. Fu una luce sulla casa a stare della famiglia ove entrò.

Salmo 24,2 - Così fu che Lui dall'alto nei giorni visse. Fu in pienezza per aiutare il mondo a recarsi dall'alto. Un angelo a chi lo partorì portò indicazione. Fu la rettitudine a recare degli angeli da inviato nel mondo.

Salmo 24,3 - Un vivente fu. Fu dall'alto a entrare ad abitare nel mondo in un corpo il Signore. Si portò tra i viventi a stare colui che è la speranza. In un vivente dentro il luogo del Santuario recò.

Salmo 24,4 - Un puro ci fu. La rettitudine del Verbo fu tra i viventi a portare, dentro per aiutare nel cuore, da dentro una donna. Nei corpi rifiuterà con una energia bruciante di Dio la distruzione che l'angelo superbo aveva recato. Si portò il serpente ad incontrare nel settimo (dei giorni). Dai viventi il verme uscirà.

Salmo 24,5 - Fu a riaccendere l'originaria benedizione. Ai viventi venne il Signore a riportare giù la protezione. Per versarla al mondo in un vivente la divinità entrò; fu in Gesù a portarsi.

Salmo 24,6 - Colpì nel mondo l'essere impuro. Ai corpi delle generazioni la risurrezione porterà ai viventi, da dentro la verserà il dono. Dalle persone sarà così a spazzarlo dal grembo; da un foro la potenza gli uscirà.

Salmo 24,7 - La risurrezione che l'Unico porterà brucerà il nemico li cambierà. Ricominceranno i risorti a essere retti in vita riportati per l'uscita dell'angelo che la distruzione recava. A sciogliere sarà l'eternità e sarà a casa a riportarli all'Unico Re per entrare nella gloria.

Salmo 24,8 - I viventi saranno con Questi ad entrare nel Regno. Entreranno nella gloria del Signore forti, portati tra gli angeli in alto, condotti con i corpi. Dal Signore, scorrendo da dentro. riporterà nei corpi dei viventi il vigore della vita che uscì.

Salmo 24,9 - Il Risorto per primo, Gesù, con il corpo saranno i viventi a vedere che la risurrezione che era anelata recò. Il risorto che per primo si portò, il Verbo crocifisso che vivo si rivide, li avrà condotti dal Potente. Vivi porterà per stare a casa uniti i viventi. Un camminando dal mondo alla gloria.

Salmo 24,10 - A vivere staranno con Lui. Questi entreranno nel Regno dal mondo ove a spegnere avrà portato a sufficienza la perversità. Su a casa dell'Unico li avrà portati avendo finita la perversità delle origini. Nei viventi il serpente la rettitudine entrata avrà spento. Portato alla porta l'avrà calpestato.

a.contipuorger@gmail.com


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