BibbiaWeb.net - di Alessandro Conti Puorger

Decriptare la Bibbia - di Alessandro Conti Puorger Autore   Contatti    Cerca      Home     
BibbiaWeb 2004  
Decriptare le lettere parlanti delle sacre scritture ebraicheRacconti a sfondo biblico - Clicca qui per consultareParlano le lettere
Cerca negli articoli
Consulta le rubriche
  Lettere ebraiche
    e codice Bibbia
  Decriptazione Bibbia
  Attesa del Messia
  Vangeli
    e Protovangeli
  Ricerche di verità
  Racconti
    a sfondo biblico
  San Giuseppe

Decriptare la Bibbia
  Tutti gli articoli
  Indice
     brani decriptati
  Articoli più letti

 

LETTERE EBRAICHE E CODICE BIBBIA...

 
DECRIPTARE LE LETTERE PARLANTI
DELLE SACRE SCRITTURE EBRAICHE

di Alessandro Conti Puorger

 preleva l'inserto stampabile: 
 

L’IDEA
Il testo più diffuso, letto, studiato e meditato negli ultimi 30 secoli è la Bibbia degli Ebrei il cui canone, "Kitvei ha kodesh-Sacre Scritture" (fissato nella Mishnah nel II sec. d.C.), è costituito da 24 libri (24 libri - 5 della Legge o Torah, 8 dei Profeti o Nevi’im e 11 degli Agiografi o altri scritti, detti in Ketuvim), tutti concepiti con gli stessi segni, cioè con le 22 lettere consonanti dell’alfabeto ebraico (compresi i 2 libri in aramaico - Daniele ed Esdra), come se quei segni siano ossatura essenziale per la vita dei testi stessi.

Dai cristiani i libri del canone ebraico sono stati tutti inclusi (Decretum Damasi 382 d.C.) in quello che è chiamato l’Antico Testamento (A.T.). Questi scelsero però la versione in greco usata dagli ebrei alessandrini con l’aggiunta di 7 libri concepiti e scritti in greco, detti deutero-canonici (Maccabei 1° e 2°, la Sapienza, il Siracide, Baruc, Tobia, Giuditta) più alcuni brani, pure scritti in greco, in Daniele ed in Esdra.
Per cristiani ed ebrei tali libri sono sacri circolandovi il pensiero di Dio ed i suoi "...pensieri sovrastano i vostri pensieri..." (Is. 55,9b).

Per i rabbini ortodossi queste scritture, però, solo se scritte con quei segni originari hanno la proprietà d’essere un corpo vivo, come se tra queste ed il tradotto vi fosse la differenza che v’è tra persona in carne ed ossa e la sua fotografia; questa, infatti, che fissa un atteggiamento esterno, non da esito a radiografie e ad altri esami.
Seguendo quest’idea, con strumenti adatti, si potrebbe allora pensare d’accedere al microcosmo dello scritto, superando frasi e parole, per pervenire al livello che rivela la vita che vi scorre; perciò se quei libri sono le membra d’un corpo, i versetti sono i tessuti, le parole sono le molecole e... le lettere... allora, sono i protoni, elementi indivisibili della scrittura-materia, attorno cui, a guisa d’elettroni, circola l’energia, così, dall’esame delle lettere s’arriverebbe al DNA del corpo e si ricaverebbero notizie sull’energia del testo.
I maestri della mistica ebraica, peraltro, ritengono che l’Eterno creò il mondo con i segni sacri delle lettere dell’alfabeto ebraico, preesistenti alla creazione dell’universo, come un compositore usa le note per comporre una sinfonia; perciò entrare in contatto con quei segni avvicinerebbe ai segreti della creazione stessa.
Nel perseguire l’idea di cercare una vita nascosta dal testo, con una lettura per decriptazione, non ho però seguito sentieri esoterici, ma criteri criptografici in quanto anticamente quei testi erano una sequenza di lettere, senza indicazione di parole e di versetti, tutti elementi a favore del valore particolare della singola lettera.

Essendo l’ebraico antico privo di vocali, le parole, scritte con le sole consonanti (cioè senza puntature e/o segni di vocalizzazione) già di per sé hanno più significati (come se in italiano si scrivesse senza vocali, trovando indicato un CN non si potrebbe sapere se vuol dire CaNe/i, CaNa, CuNa, CuNeo/i, CoNo/i, CeNa/o/e, CiNe, CiNa); perciò, già per tale motivo, potrebbero coesistere più letture del testo biblico oltre a quella ingessata dalla traduzione tradizionale.
Andando oltre le parole, la ricerca può per questo proseguire e calarsi nei disegni delle singole lettere individuandone gli specifici significati che portano ad ulteriori aperture del testo. Quest’affascinante idea di ricerca ha preso in me corpo fino al rinvenimento d’una chiave che m’ha aperto il forziere inesauribile della lettura d’un testo nascosto del canone dell’A.T..
Ma andiamo per ordine.
Che le lettere ebraiche nascondano un segreto e siano cariche di valenze particolari più delle lettere d’altri alfabeti fu per me un’intuizione al primo loro incontro, quando nel 1982, nel prepararmi per la Pasqua cristiana dell’anno, vidi nel testo ebraico-francese d’una Haggadah (ordinamento che seguono gli ebrei per celebrare tale festa) la forma delle lettere di Pesah = Pasqua, della scrittura rabbino-quadrata.
Colpito dall’espressiva forma di quelle lettere fui spinto a desiderare di conoscere i significati dell’evidente messaggio grafico che vedevo latente in quei segni; disegnai così con inchiostro nero le lettere su 22 grandi fogli bianchi ed ogni tanto le fissavo per captarne i significati, prendendo appunti di ciò che mi suscitavano. Quelle lettere non m'hanno più abbandonato, in quanto compresi che avevano in sé il concentrato d’una grande sapienza.



Le lettere , hanno forma diversa

=, =, =, =, = a fine parola,

ma in origine non c’era fine parola e le lettere erano equo-spaziate.

Cercando le idee base che le provocarono, conclusi che chi le fermò in quelle vesti, sopra riportate, certamente vi aveva espresso qualcosa a lui evidente, ed andai ad effettuare confronti con le forme delle scritture coeve in quell’area (sinaitico, fenicio, copto, ecc); m'avvicinai così all'ebraico partendo dell’interno della parola, senza interessarmi della grammatica, né della vocalizzazione.
Quei segni iniziarono ad essere vivi ed eloquenti e provai a leggere le parole ebraiche facendole parlare attraverso le lettere, guardando le parole come un disegno a più fotogrammi, uno per lettera: spezzo la parola e leggo il rebus.

Si consolidò l’opinione dei seguenti significati:
- 'alef, primo, capo, uno ed analoghi concetti;
- bet, casa, dentro, e simili;
= (a fine parola) - emme, acqua, madre, vita.
Ci furono le prime prove:
padre = il primo della casa ;
madre = l'origine della vita .
Il sistema è d’aiuto per chi ha memoria visiva; il disegno si ferma nella mente e l'associazione vocabolo-significato si registra con facilità.
Passando in rassegna le parole, con l'aiuto d'un vocabolario ebraico, mi costruii un dizionario personalizzato di radicali da cui provengono i verbi, i sostantivi, ecc. e vi aggiunsi le letture dei segni che formano il radicale stesso. Verificai che i predicati che trovavo, in genere, erano calzanti con quelli della parola, ma spiegavano di più eon la lettura dei segni, perché si ottengono definizioni e/o proprietà sul concetto sotteso; quando per una parola antica ci sono più interpretazioni, mi sembra d’avere un elemento in più per individuare il significato di quel vocabolo.
Mi rendevo però conto che per alcune lettere non avevo ancora raggiunto l’essenza del significato grafico e riuscivo a tradurre solo alcuni versetti isolati.

Nell’86 trovai il testo "Middle Egyptian" (di R. O. Faulkner - Griffith Institute Oxford, 86) e compresi che dai geroglifici mi potevano venire spunti per decriptare alcuni segni, ma solo alla fine del 1996 ebbi il tempo per esaminarlo più a fondo; misi così a fuoco ciascuna lettera con una scheda che mi chiarì i significati grafici e, fissate poi le regole ripetitive, la serratura si aprì ed iniziai a decriptare interi libri dell’A.T..

Affinché il metodo, pienamente qualificato, avesse una data di nascita, l’8.1.1998 registrai alla SIAE un testo che non divulgai per continuare la ricerca.
Ho cercato così di dividere le sensazioni dai fatti per porre in evidenza da una parte l’aspetto del gioco enigmistico e dall’altra le prove che trovavo ad aiuto dell’idea. Il tutto era in equilibrio, però, nel procedere delle decriptazioni, con la prova dei testi tradotti, la bilancia pendeva sempre più a favore dei fatti, in quanto negli esperimenti il ripetersi del risultato atteso è una prova, Galileo docet, a favore della teoria annunciata ed a chi è portato a liquidare l’idea, al suggerire di provare a leggere entrando nella meccanica delle traduzioni, aggiungo quanto è stato detto:
  • È deplorevole cocciutaggine insistere a tenere per fesserie certe cose solo perché si odono per la prima volta o si vedono di rado o sembrano superiori al comune comprendonio. (Asino d’Oro d’Apuleio);
  • La scienza chiede che le idee eterodosse, le sole da cui ci si può aspettare scoperte interessanti, siano protette, incoraggiate e discusse seriamente. (Sen. Marcello. Pera).
Per contro, il gioco in sé è affascinante, premia con personali soddisfazioni e fa vivere all'ombra delle Scritture. Spero che il metodo susciti il desiderio di scrutarle, in quanto: "Un albero buono non può produrre frutti cattivi". (Mt 7,18).
vai alla visualizzazione stampabile di tutto l'articolo

  invia questa notizia ad un amico


									
Copyright © 2004 BibbiaWeb - Tutti i diritti riservati. Riproduzione vietata.
[Bibbia home][inizio articolo]  Tutti gli articoli di
  LETTERE EBRAICHE E CODICE BIBBIA...
[Bibbia home][inizio articolo]
 
DECRIPTARE LA BIBBIA - Le lettere del RE
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera jod
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera kàf
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera lamed
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera mèm

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a destra del RE
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera nùn
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera samek
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera 'ajin
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera pè

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a destra estrema
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera sade
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera qòf
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera resh
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera s'in e shìn

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a sinistra del RE
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera wàw
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera zàjin
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera hèt
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera tèt

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a sinistra estrema
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera bèt
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera ghimel
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera dalet
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera hè

DECRIPTARE LA BIBBIA - Il primo e l'ultimo
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera 'alef
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera taw


Bibbia Home | Autore | Perché Bibbiaweb? | Contatti | Cerca | Links
info@bibbiaweb.net  
Per i contenuti tutti i diritti sono riservati ad Alessandro Conti Puorger
BibbiaWeb

Alessandro Conti Puorger Alessandro Conti Puorger
Via Eleonora d'Arborea 30 - Roma - Italy

Realizzazione EdicolaWeb Edicolaweb.net
Via S. Maria a Cintoia 14/b - Firenze, Italy