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IL TEMPIO DEL MESSIA PER L'EBRAISMO
Nel famoso cantico del mare di Mosè e Miriam, cantato dagli Israeliti dopo l'uscita dall'Egitto ed il miracoloso passaggio a piedi asciutti sul mare, si trova:
"Tu lo fai entrare e lo pianti sul monte della tua eredità, luogo che per tua dimora, Signore, hai preparato, santuario che le tue mani, Signore, hanno fondato. Il Signore regni in eterno e per sempre!" (Esodo 15,17s)
Il Salmo 127, poi è chiaro: "Se il Signore non costruisce la casa, invano vi faticano i costruttori. Se il Signore non custodisce la città, invano veglia il custode", e abbiamo imparato, come ha detto Isaia la mia casa "Beitì", casa di preghiera, quella casa Beit è il terzo Tempio, non costruito da mani d'uomo, e quella Città è la Nuova Gerusalemme!
Sono queste considerate come profezie del Terzo Tempio, quello che era in cielo e che Dio mostrò a Mosé sul Sinai per prenderlo come modello: "Eseguirete ogni cosa secondo quanto ti mostrerò, secondo il modello della Dimora e il modello di tutti i suoi arredi." (Esodo 25,9)
Lo Zohar chiarisce che il I e il II Tempio sono stati costruiti dall'uomo, e pertanto non si sono rivelati duraturi, il III Tempio invece, costruito da Dio, sarà eterno e sarà la residenza nel mondo inferiore della presenza divina.
Quel Santuario, conferma Rashi (commento a Talmud Sukkà 41), a differenza dei due che l'hanno preceduto, sarà eterno perché Dio stesso lo costruirà.
In Vayiqrà Rabba (9,7) e in Bemidbar Rabbà (13,2) è detto, invece, che sarà l'uomo a costruire il terzo Santuario.
Maimonide sostiene che sarà proprio il Messia a edificarlo (Hilkhòt Melakhìm 11,4) ed afferma la complessità della descrizione per il lettore comune, ma anche per l'esperto esegeta dell'interpretazione della visione di Ezechiele.
La conclusione è che la costruzione del III Tempio avverrà per opera del Messia che si servirà anche degli uomini e prova della sua identità sarà proprio questa costruzione; cioè la ricostruzione del III Tempio dimostrerà che il costruttore è "il Messia definitivo" e solo quando tutto ciò si verificherà sarà da ritenere il vero Redentore.
Ezechiele quel Tempio lo vide in visione, capitoli 40-42, nel giorno di Yom Kippur del calendario ebraico 3372, ne profetizza la costruzione ed immagina l'ingresso permanente del Dio d'Israele attraverso la porta orientale del muro del III Tempio.
Prima però in Ezechiele 37,21-28 aveva riportato la profezia che Dio stabilirà col popolo di Dio un patto di pace per sempre, li insedierà definitivamente nel loro paese ove porrà il Suo Santuario in eterno.
Molti dettagli descritti da Ezechiele sono poco chiari, ma è detto che quando il Messia edificherà il terzo Santuario, tutti i particolari descritti da Ezechiele, che sono al di là della comprensione umana, saranno completati per opera Divina e discenderanno dai cieli.
Ciò avverrà in continuità con i precedenti Templi costruiti sulla Pietra della Fondazione o "Even ha-Shetiyah" ove fu posta l'Arca dell'Alleanza e sulla quale la "Shekinah" o Presenza Divina scese 1Re 8.
Gli ebrei osservanti non si recano sul monte Moriah, luogo del Tempio, per evitare di mettere piede su spazi consacrati.
Resta il problema se vi saranno ancora sacrifici di animali, ma considerato che in ebraico "qorban" per sacrificio viene dal verbo "qareb" dell'atto di avvicinarsi, è da presumere che ci saranno veritier atti di avvicinamento a Dio.
Il Terzo Tempio sarà un faro maggiore e migliore di luce dei primi due, perché la luce del Primo Tempio era relativa solo alle anime degli Israeliti, quella del Secondo Tempio era relativo alle anime di due tribù, Giuda e Beniamino, mentre il Terzo incorporerà tutte le anime di tutte le genti.