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IL MESSIA ATTESO NELL'EBRAISMO
Guardando negli scritti e nelle tradizioni ebraiche si trova che nel medioevo i loro pensatori nel contatto-contrasto col cristianesimo e l'islam furono spinti a sintetizzare gli articoli di fede dell'ebraismo o "ikkarim".
La formulazione più completa e riconosciuta fu quella del XII secolo di Maimonide Mosès (1136-1204).
Trattasi di 13 articoli sui seguenti punti:
- 1, 2, 3, 4, 5 - Dio è il creatore, unico, incorporeo, eterno, unico oggetto di culto.
- 6 - Le profezie bibliche sono vere.
- 7 - Mosè fu il sommo dei profeti.
- 8, 9 - La Torah fu data a Mosè e non potrà essere modificata.
- 10, 11 - Dio conosce le azioni degli uomini.
- 12 - Verrà il Messia.
- 13 - Ci sarà vita dopo la morte.
In particolare il penultimo articolo è quello sul Messia.
"Ogni Ebreo deve credere che il Messia arriverà a restaurare il regno di re Davide nella sua condizione originaria di autorità, a ricostruire il Santo Tempio di Gerusalemme, a radunare i dispersi di Israele; nei suoi giorni tutte le regole della Torah saranno riportate all'importanza e all'osservanza che avevano in passato." (Maimonide, Hilkhòt Melakhìm 11,1)
L'idolatria, l'ingiustizia, la guerra e le malattie cesseranno nell'era Messianica, periodo di mille anni di pace e prosperità e tutti gli uomini serviranno il Dio Unico secondo la profezia di Isaia: "Verranno molti popoli e diranno: Venite, saliamo sul monte del Signore, al tempio del Dio di Giacobbe, perché ci indichi le sue vie e possiamo camminare per i suoi sentieri. Poiché da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la parola del Signore. Egli sarà giudice fra le genti e sarà arbitro fra molti popoli. Forgeranno le loro spade in vomeri, le loro lance in falci; un popolo non alzerà più la spada contro un altro popolo, non si eserciteranno più nell'arte della guerra." (Isaia 2,3-4)
Messia è parola che deriva dall'Ebraico "Mashiach" che vuol dire unto, Cristo in Greco, in relazione all'olio della consacrazione usato per re, profeti, e Sommi Sacerdoti.
Negli ultimi secoli prima dell'era cristiana il termine indicò il liberatore del popolo d'Israele suscitato da Dio i cui i precursori in figura furono Mosè, che liberò Israele dalla schiavitù in Egitto, Giosuè che lo introdusse nella terra promessa e David che riunì le dodici tribù e formo un solido regno.
Il Messia atteso dall'ebraismo, così, è:
- il liberatore che sconfiggerà tutti i nemici d'Israele e porterà la pace sulla terra;
- un uomo, rappresentante di Dio, ma non un'incarnazione o creatura angelica;
- sconfiggerà gli empi in una grande battaglia. (Ezechiele 38 e 39; Zaccaria 14);
- un discendente del re David, appartenente alla tribù di Giuda.
"Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici." (Isaia 11,1)
"In quel giorno la radice di Iesse si leverà a vessillo per i popoli, le genti la cercheranno con ansia, la sua dimora sarà gloriosa." (Isaia 11,10)
"Il mio servo Davide sarà su di loro e non vi sarà che un unico pastore per tutti; seguiranno i miei comandamenti, osserveranno le mie leggi e le metteranno in pratica." (Ezechiele 37,24)
La connessione dinastica tra Giuda figlio di Giacobbe/Israele e Lia, Iesse e Davide si coglie dalla genealogia che si legge in 1Cronache 2:
"Questi sono i figli di Israele: Ruben, Simeone, Levi, Giuda, Ìssacar, Zàbulon, Dan, Giuseppe, Beniamino, Nèftali, Gad e Aser. Figli di Giuda: Er, Onan, Sela; i tre gli nacquero dalla figlia di Sua la Cananea. Er, primogenito di Giuda, era malvagio agli occhi del Signore, che perciò lo fece morire. Tamàr sua nuora gli partorì Perez e Zerach. Totale dei figli di Giuda: cinque. Figli di Perez: Chezròn e Camùl... Figli che nacquero a Chezròn: Ieracmèl, Ram e Chelubài. Ram generò Amminadàb; Amminadàb generò Nacsòn, capo dei figli di Giuda. Nacsòn generò Salmà; Salmà generò Booz. Booz generò Obed; Obed generò Iesse. Iesse generò Eliàb il primogenito, Abinadàb, secondo, Simèa, terzo, Netaneèl, quarto, Raddài, quinto, Ozem, sesto, Davide, settimo." (1Cronache 2,1-5)
Davide, che ha per bisnonno Booz, la cui storia si legge nel libro di Rut, è il settimo figlio di Iesse, ed appartiene alla 14a generazione a partire da Abramo nella linea Abramo, Isacco, Giacobbe, la 10a dopo Giuda.
Colpisce in quella genealogia che Giuda ebbe due figli Perez e Zerach dalla nuora Tamar e da Perez verrà Davide e quindi il Messia.
Perez in ebraico è
dal radicale del verbo "rompere, irrompere".