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ATTESA DEL MESSIA...

 
IL TEMPIO DEL MESSIA E LA CITTÀ DI DIO

di Alessandro Conti Puorger
 
 

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UN POPOLO IN CAMMINO »
I TEMPLI DEI POPOLI »

IL DIO IHWH UNICO E DIVERSO, CIOÈ SANTO
La Torah nel libro dell'Esodo sottolinea con forza che quando fece uscire il suo popolo dall'Egitto: "Il Signore marciava alla loro testa di giorno con una colonna di nube, per guidarli sulla via da percorrere, e di notte con una colonna di fuoco per far loro luce, così che potessero viaggiare giorno e notte. Di giorno la colonna di nube non si ritirava mai dalla vista del popolo, né la colonna di fuoco durante la notte." (Esodo 13,21s)
È quindi un Dio in movimento che circonda come muro e baluardo il suo popolo come recepisce il Salmo 125,1-2: "Chi confida nel Signore è come il monte Sion: non vacilla, è stabile per sempre. I monti circondano Gerusalemme: il Signore circonda il suo popolo, da ora e per sempre."

Queste poi sono le parole di Mosè nella Torah, nel 5° libro, il Deuteronomio, sul Dio d'Israele da cui s'evince che il Signore è una presenza viva e disponibile sempre per chi lo invoca senza bisogno di andare in un Tempio: "Vedete, io vi ho insegnato leggi e norme come il Signore mio Dio mi ha ordinato, perché le mettiate in pratica nel paese in cui state per entrare per prenderne possesso. Le osserverete dunque e le metterete in pratica perché quella sarà la vostra saggezza e la vostra intelligenza agli occhi dei popoli, i quali, udendo parlare di tutte queste leggi, diranno: Questa grande nazione è il solo popolo saggio e intelligente. Infatti qual grande nazione ha la divinità così vicina a sé, come il Signore nostro Dio è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo? E qual grande nazione ha leggi e norme giuste come è tutta questa legislazione che io oggi vi espongo?" (Deuteronomio 4,5-8)
Mosè peraltro così aveva pregato il Signore: "Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, Signore, che il Signore cammini in mezzo a noi." (Esodo 34,9)

Il libro di Giosuè 3,10 dice: "...da ciò saprete che in mezzo a voi vi è un Dio vivente". "'El chai " e subito dopo s'aprirono le acque del Giordano e gli Israeliti, seguendo l'Arca dell'Alleanza portata dai Leviti, il carro di Dio, a piedi asciutti, l'attraversarono per la conquista della terra promessa.
Si aprirono le acque, come al Mar Rosso!
L'Arca, appunto il suo carro, con Dio come un guerriero seduto tra i cherubini, aveva accompagnato Israele praticamente dal Sinai e continuò a farlo in tutto il suo pellegrinare.
"'El Chai" è l'unico Dio che veramente vive, messo in contrapposto agli idoli dei pagani, simulacri di divinità che non esistono "Hanno bocca e non parlano, hanno occhi e non vedono, hanno orecchi e non odono, hanno narici e non odorano. Hanno mani e non palpano, hanno piedi e non camminano; dalla gola non emettono suoni." (Salmo 115,5-7)

Dirà il profeta Daniele 14,5: "Io non adoro idoli fatti da mani d'uomo, ma soltanto il Dio vivo che ha fatto il cielo e la terra e che è signore di ogni essere vivente".

San Bernardo, abate nel Discorso n° 5 sui gradi di contemplazione (Opera omnia 1970 ed. Cistercensi) dice tra l'altro: "...Quando ormai abbiamo fatto qualche progresso nella via spirituale sotto la guida dello Spirito Santo, che scruta anche le profondità di Dio, usciamo da noi ed entriamo in lui che è tanto buono. Preghiamo con il profeta per conoscere la sua volontà, e visitiamo non più il nostro cuore, ma il suo tempio dicendo: 'In me si abbatte l'anima mia, perciò di te mi ricordo' (Salmo 41,7). Dobbiamo guardare noi stessi e dolerci dei nostri peccati in ordine alla salvezza. Ma dobbiamo anche guardare Dio, respirare in lui per avere la gioia e la consolazione dello Spirito Santo. Da una parte ci verrà il timore e l'umiltà, dall'altra la speranza e l'amore."
Quando l'uomo vecchio che occupa il nostro essere sarà stato ucciso allora Dio sarà in tutti ecco come è da leggere quel "usciamo da noi ed entriamo in lui".
L'ebreo nelle celebrazioni liturgiche e nelle preghiere porta sulla testa un piccolo copricapo la "Kuppah" che è come un firmamento che sta ad indicare che lì finisce il proprio io e sopra c'è Dio che lo circonda in tutto.

Proseguendo, poi quel "respirare in lui per avere la gioia e la consolazione dello Spirito Santo", ci porta al discorso di San Paolo apostolo agli ateniesi nell'areopago riportato dal libro degli Atti degli apostoli: "Allora Paolo, alzatosi in mezzo all'Areòpago, disse: Cittadini ateniesi, vedo che in tutto siete molto timorati degli dèi. Passando, infatti e osservando i monumenti del vostro culto, ho trovato anche un'ara con l'iscrizione: Al Dio ignoto. Quello che voi adorate senza conoscere, io ve lo annunzio. Il Dio che ha fatto il mondo e tutto ciò che contiene, che è signore del cielo e della terra, non dimora in templi costruiti dalle mani dell'uomo né dalle mani dell'uomo si lascia servire come se avesse bisogno di qualche cosa, essendo lui che dà a tutti la vita e il respiro e ogni cosa. Egli creò da uno solo tutte le nazioni degli uomini, perché abitassero su tutta la faccia della terra. Per essi ha stabilito l'ordine dei tempi e i confini del loro spazio, perché cercassero Dio, se mai arrivino a trovarlo andando come a tentoni, benché non sia lontano da ciascuno di noi. In lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo, come anche alcuni dei vostri poeti hanno detto: Poiché di lui stirpe noi siamo. Essendo noi dunque stirpe di Dio, non dobbiamo pensare che la divinità sia simile all'oro, all'argento e alla pietra, che porti l'impronta dell'arte e dell'immaginazione umana. Dopo esser passato sopra ai tempi dell'ignoranza, ora Dio ordina a tutti gli uomini di tutti i luoghi di ravvedersi, poiché egli ha stabilito un giorno nel quale dovrà giudicare la terra con giustizia per mezzo di un uomo 'che egli ha designato, dandone a tutti prova sicura col risuscitarlo dai morti'." (Atti 17,22-31)

Il Dio d'Israele circonda e vive in mezzo al suo popolo non si può contenere in templi fatti da mani d'uomo!
Dice al riguardo il libro dell'Esodo: "Ecco, io mando un angelo davanti a te per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato. Abbi rispetto della sua presenza, dà ascolto alla sua voce e non ribellarti a lui; egli infatti non perdonerebbe la vostra trasgressione, perché il mio nome è in lui. Se tu dai ascolto alla sua voce e fai quanto ti dirò, io sarò il nemico dei tuoi nemici e l'avversario dei tuoi avversari." (Esodo 23,20-22)

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