parti precedenti:
LA PAROLA DI VERITÀ »
IL PROCESSO A GESÙ »
LA VERITÀ NELLA TORAH
Il termine "'emet" o "'oemoet"
nei cinque libri della Torah in ebraico si trova 11 volte, in Genesi 6 volte 24,27.48.49; 32,11; 42,16; 47,29 ; in Esodo 2 volte 18,21 e 34,6 e in Deuteronomio 3 volte 13,15; 17,4 e 22,20, ma mai nei libri del Levitico e dei Numeri.
Nella versione in italiano "'emet" o "'oemoet"
è tradotto con "vero" in Deuteronomio 13,15; 17,4 e 22,20, mentre le altre volte è tradotto con retto, rettitudine o fedeltà e come "verità" solo nel versetto Genesi 42,16.
Questo versetto riguarda la narrazione del primo incontro di Giuseppe con i fratelli: "Mandate uno di voi a prendere il vostro fratello; voi rimarrete prigionieri. Saranno così messe alla prova le vostre parole, per sapere se la verità è dalla vostra parte. Se no, per la vita del faraone, voi siete spie!" (Genesi 42,16)
Su tale incontro argomento nel proseguo mi dilungherò a sufficienza.
In Genesi 24,27 Eliezier, il servo di Abramo, inviato ai propri parenti in Anatolia per procurare la futura sposa di Isacco, Rebecca, benedice Dio fedele e usa "'oemoet", poi al versetto 24,48 dice che Dio l'ha guidato per la via giusta e usa ancora "'oemoet", indi propone al versetto 24,49 ai parenti di Rebecca di agire con bontà e fedeltà "'oemoet".
Se ne conclude che seguire la verità è seguire la via del Signore.
Al versetto 32,11 Giacobbe benedice Dio per la sua fedeltà ed usa "'oemoet".
Tenuto conto che in ebraico "'em" è "madre" si comprende che il comportamento che richiama il termine
porta a pensare al comportamento affettuoso ed amorevole di una madre, di "madre
segno
".
L'amore di Dio è ancora di più come suggerisce il profeta Isaia: "Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se queste donne si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai." (Isaia 49,15)
Al versetto Genesi 47,29 Giacobbe prega Giuseppe di usargli bontà e fedeltà, "'oemoet" promettendo di farlo seppellire nel sepolcro dei padri.
In Esodo 18,21 Ietro suggerisce a Mosè di scegliere uomini retti "'oemoet" per costituirli capi per farsi aiutare nei giudizi minori.
Da cui uomini retti equivalgono ad uomini veri; indi chi non è retto ha una aliquota di falsità, perché non cammina nella via della verità.
In Esodo 34,6 Dio così si definisce a Mosè sull'Oreb: "Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all'ira e ricco di amore e di fedeltà
".